3) Statistiche generaliste per stagione in corso

Ecco le statistiche generaliste da guardare:

  • numero di vittorie, pareggi e sconfitte in generale, casa e trasferta;
  • testa a testa; 
  • media reti goal fatti: in generale, casa e trasferta;
  • media reti goal subiti: in generale, casa e trasferta;
  • media reti complessiva a partita (tra goal fatti e subiti): in generale, casa e trasferta;

Le statistiche sulla media reti sono importanti per le scommesse sui gol, multigol e under/over. Tuttavia, vanno interpretate attraverso statistiche a misura di pronostico. Ad esempio, una singola partita in cui vi siano stati eccezionalmente molti goal (ad esempio Fiorentina – Inter 3-4), può falsare la statistica complessiva sugli under/over e i gol/nogol di quella squadra. Infatti, anche se la Fiorentina ha una media di 2 reti segnate a partita al Franchi, una statistica misura di pronostico potrebbe dirci che in realtà l’over 1.5 casa si è visto solo nel 40% dei casi. Questo significa che la Viola alterna troppe partite in cui segna meno di due reti a partite in cui ne segna almeno tre. 

Come calcolare la media reti complessiva? Basta sommare i goal fatti e subiti e dividerli per il numero di partite disputate.  

Altre statistiche generaliste (a meno che si voglia scommettere su di esse), utili per lo studio dell’evento, sono quelle relative al possesso palla, i tiri totali, i tiri in porta e il numero di calci d’angolo ed expected goals. Tuttavia, questi numeri vanno sempre interpretati e presi con le pinze. Infatti, un alto numero di tiri effettuati non sempre coincide con una buona probabilità di segnare, in quanto ci sono molti altri fattori da prendere in considerazione. Ecco alcune domande da porsi: 

  • la squadra arriva stanca al tiro?
  • quanto sono incisivi i giocatori negli ultimi 15 metri? 
  • in che condizione psicologica è la squadra? E gli attaccanti?
  • chi è il portiere avversario?

Per fare un esempio concreto, prendendo la doppia sfida di Champions tra Napoli e Milan, i partenopei hanno avuto molte più occasioni dei rossoneri, ma in realtà al momento del tiro i giocatori azzurri hanno mostrato un’eccessiva leggerezza dovuto al peso della partita. 

Per questo motivo, per comprendere alcune statistiche è necessario guardare le partite, o perlomeno gli highlights!

4) Statistiche generaliste sui precedenti

Esempio di statistica generalista sui precedenti: “la Roma non vince al Bentegodi dal 2016”. In pratica, si tratta più di una curiosità che di un dato matematico da prendere in considerazione ai fini statistici. In effetti, bisognerebbe sapere almeno il numero di partite che si sono giocate al Bentegodi dal 2016 fino ad oggi. Tuttavia, partendo da questa informazione si possono ottenere delle informazioni piuttosto utili. Ecco le statistiche da guardare relative ai precedenti storici

  • i precedenti tra le due società con gli stessi tecnici in panchina (ad esempio tra il Milan di Pioli e il Napoli di Spalletti);
  • gli ultimi 10 precedenti in generale;
  • gli ultimi 5/10 precedenti per luogo (casa/trasferta); 
  • i precedenti assoluti tra le due società (per esempio il Milan ha affrontato il Bologna 182 volte, ottenendo 86 vittorie, 46 pareggi e 50 sconfitte).  
  • i precedenti assoluti tra le due società per luogo (per esempio il Milan in casa ha affrontato il Bologna 92 volte, rimediando 57 vittorie, 22 pareggi e 16 sconfitte).
  • i precedenti tra i due allenatori;

Perché sono importanti sia gli ultimi precedenti che quelli in assoluto? 

Gli ultimi precedenti ci offrono un’immagine più recente della sfida e possono essere un indicatore di eventuali tabù, mentre i precedenti assoluti, hanno una mera validità matematica, in quanto ci offrono dei dati sulla frequenza di base, della cui fondamentale importanza vi abbiamo già parlato nelle nostre guide al betting consapevole

Ad esempio, sapere che il Napoli ha vinto a Torino solo 10 volte nella sua storia, può essere determinante prima di scommettere su un eventuale “2” di Juventus – Napoli. 

Infine, i precedenti tra gli allenatori sono molto interessanti perché oltre a darci dei dati numerici ci forniscono degli indizi preziosi per la lettura tattica e psicologica della partita

L’ultimo consiglio infine, è quello di discriminare le statistiche sia in base alla competizione analizzata che in base al rendimento casa/trasferta.

 

Se ti sei perso la prima parte dell’articolo, leggi quali sono le migliori statistiche sul calcio